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27 Maggio 2008
Nabladue
Tempo di lettura: 2 minuti

Che cos’è "scienza"?

«Che cos’è scienza?» - chiede Socrate nel Teeteto di Platone. Non quale sia questa o quella scienza, ma cos’è la scienza sé. Quali sono le caratteristiche che una metodologia conoscitiva deve possedere affinché possa chiamarsi in questo modo?
Il problema della demarcazione e della definizione di un metodo esatto, che fosse capace di condurre la nave della conoscenza su rotte che potessero essere più sicure della conoscenza stessa, ha da sempre focalizzato l’attenzione e gli sforzi dei filosofi (e non solo) nelle più diverse aree del sapere.
Oggi sembra che il pensare ad un metodo rigoroso ed esatto, esaustivo e identificabile una volta per tutte con una protocollo definito, sia una pretesa piuttosto pretenziosa, dato che, le stesse scienze naturali hanno riconosciuto la loro intrinseca mobilità verso una verità, che non potrà mai essere raggiunta.

Il peso della coscienza storica si percepisce in tutti gli ambiti del sapere: dalle scienze naturali a quelle umane, dalla fisica alla sociologia. Consapevoli delle incessanti rivoluzioni che accompagnano la conoscenza nel passare del tempo, sembra difficile come ha detto Hans-Georg Gadamer “confinarsi nell’ingenuità di una tradizione esclusiva”.

Il problema fondamentale risulta quello di stabilire i confini, le similitudini, ma anche le diversità tra le scienze umane (Geisteswissenschaften) e le scienze della natura (Naturwissenschaften). A complicare questo difficile rapporto si è inserita prepotentemente la tecnica, il cui veloce ed inarrestabile sviluppo non può non essere preso in considerazione nel mondo odierno. Sarebbe un grave errore considerare la tecnica come una branca passiva delle Naturwissenschaften: essa richiede uno statuto ontologico proprio che, in alcuni casi, è in contrasto con quello delle scienze di base.

Un altro punto fondamentale è quello di analizzare l'influenza che la scienza ha su diversi aspetti della vita e della conoscenza umana. Tali ingerenze riguardano:

  1. La definizione del concetto stesso di conoscenza.
  2. Come cambia il modo di vedere il mondo (e la Filosofia) alla luce delle conoscenze scientifiche.
  3. In che modo le applicazioni della tecnologia e della scienza, trasformano la società ed il modo di vivere dell'uomo.

Per il primo aspetto, basti dire che oggi, il termine epistemologia, che alla sua origine identificava quella parte della filosofia che studia la scienza, viene spesso usato come sinonimo di "teoria della conoscenza" (specialmente nel mondo anglosassone). Questo fa capire quanto scienza e conoscenza siano indissolubilmente legate ai nostri giorni.

Per il secondo aspetto oggi, a mio avviso, non bisogna più preoccuparsi unicamente di come la filosofia possa contribuire allo sviluppo della scienza, ma anche del fortissimo impatto che ha il sapere scientifico sulla filosofia e sui filosofi.
Quale filosofo del '900 è stato immune dall'influenza delle scoperte della Relatività e della Meccanica quantistica? Filosofia e scienza sono sempre più legate (potremmo ipotizzare un ritorno alle origini, in cui la “filosofia della natura” racchiudeva scienza e filosofia).

L’ultimo aspetto è banale. Oggi tutti viviamo le trasformazioni sociali e culturali introdotte dalla tecnologie moderne.

Pensate che la scienza abbia influenzato sulla vostra concezione della vita? Come? Che rapporto c'è tra scienza e conoscenza ?

Qual'è il legame tra Filosofia e scienza?

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scienza e tecnologia

13 comments on “Che cos’è "scienza"?”

  1. sono daccordo con te sul fatto che stiamo assistendo a un "ritorno alle origini". La fisica modarna è davvero molto filosofica e la filosofia moderna è molto scientifica.....

    D'altronde dall'antica Filosofia della natura di Talete, Anassimandro Pitagora ecc.... si sono staccate via via le varie scienze. Con pitagora nasce la Matematica. Con il metodo scientifico( che a mio avviso è un prcesso filosofico) nasce la scienza, con Freud la psicoanalisi ecc ecc....

    Queste scienze poi quando trovano l'inspiegabile ricorrono a metodi filosofici per spiegarlo, "inventano teorie" ritornando alle origini, a quando si cercava l' "apeìron"

    E quando la scienza diventa filosofia anche la filosofia divenza scienza e risente dei suoi influssi ( Vedi il positivismo di COmt e in convenzionalismo di Mach)......

    Detto questo mi presento 😛
    Sono passato quasi per caso da queste parti, mi piace davvero ciò che scrivi, ti linko nel mio blog, poi magari ci facciamo una chiacchieratina 😀

  2. Salve sono nuovo da queste parti.

    Vorrei spendere qualche parola sul rapporto tra scienza e filosofia

    Sono d'accordo con te riguardo il "ritorno alle origini" della scienza.
    All'inizio essa non esisteva come dottrina, esisteva la sola filosofia.. Dalla madre filosofia in seguito si sono separate le varie dottrine, con Pitagora nasceva la matematica, con Talete l'astrologia/astronomia in seguito il metodo scientifico, un procedimento filosofico che ha segnato la nascita o meglio, la separazione delle scienze naturali dalla filosofia..... per poi arrivare ai giorni nostri con Freud che partorisce la psicoanalisi......
    In seguito la scienza, come nostalgica nei confronti di sua madre, ritorna ad essa e nascono le teorie della fisica moderna con le quali si cerca di dare una spiegazione alle cose di rispondere alle domande che si ponevano gli antichi greci: Chi siamo? Da dove veniamo?

    E che dire del fatto che la scienza "ritornando alle origini " influenzi la filosofia?

    Da Freud nasce la psicoanalisi che da filosofia diventa scienza x poi ritornare filosofia con Marcuse...... La fede nella scienza influenza la filosofia e così nasce il positivismo di Comte e il convenzionalismo di Mach......

    Insomma filosofia e scienze sono come le estremità di un elastico che si allontanano e si avvicinano si allontanano e si avvicinano pur facendo sempre parte del medesimo organismo: la mente umana

  3. Credo che la gran parte delle persone non si sia neanche mai posta queste due domande. Si danno per scontate molte cose. Ci sono macchine volanti e macchine che consentono di vedere cose a distanza. Si può mostrare la propria immagine e far viaggiare la propria voce. Tutte cose che per noi sono assolutamente normali. Poichè ci sono già da tanto. Ma c'è stato un tempo in cui (solo) parlare di queste cose poteva far finire su una pira accesa. Quando si è testimoni di una cosa, ci si abitua ad essa. La stessa relazione tra scienza e filosofia, probabilmente, non viene colta dai 'non addetti ai lavori'. Ma è molto interessante il concetto che rivela come gli scienziati si possano fare influenzare dalle teorie di approccio ad un dato evento da studiare. Qualche anno fa fu dimostrato come il colorare con dei coloranti naturali i vini da assaggiare potesse falsare il giudizio di somelier esperti. L'analisi comincia prima con gli occhi. E genera una serie di sensazioni che si mettono in moto a prescindere da quello che poi si trova davvero nel bicchiere. L'enologia, si potrebbe affermare, è un'opinione. 🙂

    Salut. 😉

  4. la scienza e' necessaria fin dall'antichita' e che ci sia un connesso tra filosofia e scienza questo e' da ipotizzare;penso che stiamo vivendo un periodo pieno di cambiamenti e la scienza insieme alla fede sono opportuni.

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